Lo Chemin de Fer: storia del gioco e le regole (6° parte)

Uno dei giochi più amati nei casinò, è senza dubbio lo Chemin de Fer. Partite leggendarie e curiosi aneddoti di un gioco che continua a richiamare l’attenzione degli appassionati. Non esiste un casinò al mondo, senza un tavolo per questo gioco.Lo Chemin de Fer ha conquistato ben presto l’Europa, ma è nei grandi casino statunitensi che arriva il successo definitivo. Nei primi anni trenta scoppia la mania dello Chemin de Fer e con essa anche la passione per tutte le sue varianti. Ma vediamo le principali regole.

Il conteggio delle carte può essere determinante

La storia dello Chemin de Fer insegna che esso richiede una buona abilità nel conteggio delle carte, non importante invece nel Punto Banco, del tutto dipendente dal caso e completamente affidato perciò alla fortuna, non certo alla bravura dei giocatori ed un’ottima gestione del proprio bankroll. Certo è innegabile che, valutando le sequenze dei risultati di gioco nel tempo, anche per i giocatori più esperti non è per niente facile fare un calcolo delle probabilità delle varie combinazioni che si possono presentare, data l’assoluta imprevedibilità degli esiti, cosa che vale anche nello Chemin de Fer online. Per cui anche l’abilità alle volte non è sufficiente ed entra in gioco con prepotenza pure in questo caso il fattore fortuna.

Chemin de Fer  tris

Il banco è una sicurezza 

Però ci sono degli accorgimenti, ovvero dei sistemi, che non assicurano la vittoria, quello no, ma diminuiscono sensibilmente le perdite nel corso delle sessioni di gioco e massimizzano le probabilità di fare centro e incassare un gruzzoletto.Tra la tecniche più usate c’è quella di scommettere quasi sempre sul Banco, perché mantiene comunque un margine di vantaggio sui giocatori, benché basso nel caso dello Chemin de Fer; ogni tanto si può puntare anche sul giocatore, ma di sicuro in media il Banco fornisce più garanzie di vittoria.

La gestione del Bankroll

Da non trascurare, in questo come in tutti gli altri giochi d’azzardo del resto, l’importanza di una buona amministrazione dei denari a disposizione, cioè un buon management della somma che si è deciso di investire nel gioco. Buona norma è non continuare a giocare se non si è più lucidi, come quando si perde da un po’ o si è vinto molto e quindi si è abbattuti o su di giri e frastornati, evitando perciò di aumentare l’importo delle puntate; è bene giocare solo le risorse che ci si possono permettere, senza andare oltre, cercando di non strafare. Magari così non si sbancherà il casino, ma non si perderanno nemmeno cifre esorbitanti.

Lo Chemin de Fer: storia del gioco e le regole (5° parte)

Uno dei giochi più amati nei casinò, è senza dubbio lo Chemin de Fer. Partite leggendarie e curiosi aneddoti di un gioco che continua a richiamare l’attenzione degli appassionati. Non esiste un casinò al mondo, senza un tavolo per questo gioco.Lo Chemin de Fer ha conquistato ben presto l’Europa, ma è nei grandi casino statunitensi che arriva il successo definitivo. Nei primi anni trenta scoppia la mania dello Chemin de Fer e con essa anche la passione per tutte le sue varianti. Ma vediamo le principali regole.

Ulteriore svolgimento

Vi avevamo lasciato parlando di Brutal e Le Petit, Adesso proseguiamo con lo svolgimento del gioco, ripartendo dalla vincita della mano. Se a vincere la mano è il giocatore questi può ritirare la puntata mentre se a vincere è il Banco, questi può decidere se continuare a giocare mantenendo la posta in gioco che in questo caso viene raddoppiata o ritirarsi trattenendo la posta e passando il proprio turno. Se uno dei players intendesse puntare la stessa somma scommessa dal mazziere, dovrà dire ad alta voce “Banco!”. Qualora un player dovesse perdere per tre volte consecutive dopo aver dichiarato “Banco”, non potrà più effettuare nuovamente questo tipo di giocata. Il Banco ha anche una terza opzione che consiste nel dimezzare la posta, ma solo dopo la terza vincita ottenuta in modo consecutivo.Nel caso in cui chi ha in mano il Banco si ritiri – e lo può fare in qualunque momento – il Banco viene messo all’asta e se lo aggiudica uno degli altri giocatori.

Chemin de Fer

Fra fortuna e abilità

Nello Chemin de Fer indubbiamente il vantaggio detenuto dal Banco su tutti gli altri partecipanti al gioco è piuttosto limitato: si tratta dell’1,37 %, e la percentuale si abbassa ulteriormente in considerazione del fatto che i vari giocatori si succedono nella gestione del banco, ricoprendolo a turno.Un buon consiglio è quello di chiamare sempre la carta quando il punteggio ottenuto sommando le due carte iniziali è pari a zero: questo è un suggerimento da seguire, sia se si tiene il Banco che se si è giocatori. Peraltro, chi gioca può anche decidere di non muoversi secondo tattiche particolari, ma è conveniente chiedere la terza carta quando si è totalizzato un punteggio inferiore a 5.

Lo Chemin de Fer: storia del gioco e le regole (4° parte)

Uno dei giochi più amati nei casinò, è senza dubbio lo Chemin de Fer. Partite leggendarie e curiosi aneddoti di un gioco che continua a richiamare l’attenzione degli appassionati. Non esiste un casinò al mondo, senza un tavolo per questo gioco.Lo Chemin de Fer ha conquistato ben presto l’Europa, ma è nei grandi casino statunitensi che arriva il successo definitivo. Nei primi anni trenta scoppia la mania dello Chemin de Fer e con essa anche la passione per tutte le sue varianti. Ma vediamo le principali regole.

Il banco

Nello Chemin de Fer, il Banco è solitamente tenuto da uno dei giocatori che prendono parte al gioco, tratto distintivo rispetto al Baccarat. Lo scopo del gioco è quello di battere il Banco raggiungendo un punteggio il più possibile vicino a 9. Si gioca con 6 mazzi standard di carte francesi che vengono mescolate ad ogni turno di gioco.Dato che i giocatori rivestono il ruolo del banco è necessario che questo passi di mano e quindi venga tenuto a turno. Il punto massimo che si può ottenere nello Chemin de Fer è 9, mentre quello minimo è 10.

Chemin de Fer

Il punteggio

Il giocatore che tiene il banco punta una somma che gli altri possono chiamare totalmente o parzialmente fino a quando l’intero importo non venga comunque coperto. Nello Chemin de Fer è molto importante conoscere il valore delle carte: il dieci e le figure valgono 0, mentre le altre carte mantengono il loro valore nominale compreso l’asso che vale uno.Poiché sono validi solo i punteggi inferiori a dieci, per calcolare il punto bisogna non computare le decine quindi ad esempio se un giocatore ha un totale di 18 fatto con due nove il suo punteggio sarà 8 ossia 18-10: dunque di fatto, come del resto nelle sue varianti, non c’è la possibilità di sballare.

Il gioco

Le norme dello Chemin de Fer prevedono che questo gioco si svolga tra un certo numero di giocatori, che va da un minimo di 2 a un massimo di 9; i contendenti siedono intorno a un tavolo, ma possono puntare anche i giocatori che stanno in piedi vicino al tavolo. In questa sfida che si disputa, tra banco e il resto dei giocatori, il banco cambia quando uno dei contendenti vince e sarà lui stesso, cioè proprio il vincitore, a gestirlo nella mano successiva. Secondo il regolamento dello Chemin de Fer, le scommesse vanno fatte tutte prima della distribuzione delle carte. Il banco distribuisce due carte a sé ed all’avversario che può chiamare carta o decidere di tenere il punto che ha in mano. Se il punteggio delle prime due carte è 8 o 9 non può essere chiamata la terza carta. Se uno dei giocatori avversari del banco riesce a fare 8 punti, dovrà proclamare a voce alta “le petit”, mentre se fa 9 punti dichiarerà a voce alta “le brutal”.

Lo Chemin de Fer: storia del gioco (3° parte)

Uno dei giochi più amati nei casinò, è senza dubbio lo Chemin de Fer. Partite leggendarie e curiosi aneddoti di un gioco che continua a richiamare l’attenzione degli appassionati. Non esiste un casinò al mondo, senza un tavolo per questo gioco.Lo Chemin de Fer ha conquistato ben presto l’Europa, ma è nei grandi casino statunitensi che arriva il successo definitivo. Nei primi anni trenta scoppia la mania dello Chemin de Fer e con essa anche la passione per tutte le sue varianti.

Le Origini

Lo Chemin de Fer affonda le sue origini in tempi molto lontani; si narra che il gioco venne inventato e praticato per la prima volta durante il periodo medioevale in Italia, ma non con i classici mazzi di carte francesi con i quali viene giocato oggi, bensì con i tarocchi.
A queste carte particolari, venne associato un uso diverso rispetto a quello di predire il futuro e durante quegli anni vennero impiegate per giocare a Chemin de Fer; va considerato che durante il medioevo i tarocchi venivano considerati oggetti molto preziosi, incisi da maestri artigiani ed è per questo che lo Chemin de Fer assunse da subito una connotazione piuttosto elitaria.

Chemin de Fer bis

L’Europa casa naturale dello Chemin De Fer

Indubbiamente la patria dello Chemin è l’Europa, nonostante il gioco abbia conosciuto una diffusione straordinaria negli Stati Uniti ed in Sud America. Il nome Chemin de Fer venne coniato in Francia dove intorno al 1400 viene reso famoso dal re Carlo VIII, che ne fa il gioco ufficiale di corte. Anche in seguito il gioco viene praticato soprattutto tra i nobili e conosce un periodo di assoluto splendore nel Settecento in cui spopola alla corte del re di Francia.

Nato in Italia ma cresciuto in Francia

Dunque, benché nato nel Belpaese, lo Chemin de Fer deve alla Francia la sua consacrazione. non per nulla l’espressione francese con cui lo si indica ha origine dal “sabot” ( il contenitore in cui sono collocate le carte e da cui vengono distribuite), per il fatto che passa da un giocatore all’altro muovendosi come una locomotiva.

Paese che vai, nome che trovi

Da questo momento in poi la diffusione dello Chemin de Fer è inarrestabile e presenta anche una particolarità, che non si riscontra negli altri giochi d’azzardo. Il gioco viene chiamato in modi diversi a seconda della nazione nel quale viene giocato. Nascono così lo “Shemmy” inglese ed il Baccarat Americano, ma anche il Punto Banco originario del Sud America e precisamente dell’isola di Cuba.

Lo Chemin de Fer: storia del gioco (2° parte)

Uno dei giochi più amati nei casinò, è senza dubbio lo Chemin de Fer. Partite leggendarie e curiosi aneddoti di un gioco che continua a richiamare l’attenzione degli appassionati. Non esiste un casinò al mondo, senza un tavolo per questo gioco.Lo Chemin de Fer ha conquistato ben presto l’Europa, ma è nei grandi casino statunitensi che arriva il successo definitivo. Nei primi anni trenta scoppia la mania dello Chemin de Fer e con essa anche la passione per tutte le sue varianti.

Un gioco amatissimo dai VIP 

Lo Chemin De Fer, da sempre affascina i personaggi famosi del jet-set e del mondo dello spettacolo o dell’imprenditoria: così, a partire dagli anni Quaranta fino ad arrivare agli anni Ottanta fu molto apprezzato e giocato da Dino De Laurentiis, famoso produttore cinematografico italiano ed esperto giocatore di azzardo insieme a Darryl Zanuck, produttore di cinema californiano, e a Gianni Agnelli, patron della casa automobilistica torinese FIAT, anche lui davvero patito di Chemin de Fer.

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Pupo e la sua bancarotta allo Chemin

Anche in tempi più recenti personaggi pubblici sono stati coinvolti dal gioco, spesso al punto da contrarre grossi debiti o avere problemi sul lavoro o anche più gravi a causa della smodata passione per lo Chemin de Fer. Basti pensare a Pupo, il cantante fiorentino, che anni fa proprio per la sua mania per l’azzardo, anche per lo Chemin de Fer, arrivò quasi alla bancarotta e perfino vicino al suicidio. Come ha raccontato pubblicamente dopo essere guarito dalla febbre del gioco, dovette vendere tutto quello che aveva per pagare i debiti di gioco e gli strozzini cui si era rivolto per farvi fronte e continuare a giocare; fu soprattutto grazie all’aiuto di diversi generosi amici, alcuni pure conosciuti, che riuscì a risollevarsi e a ripartire.

Omar Sharif giocatore nei film e nella vita reale

Non tutti sanno che pure Omar Sharif, attore conosciuto soprattutto per la sua straordinaria interpretazione nel film “Il Dottor Zivago” ed oggi anziano (ormai ottantenne), è stato grande appassionato di giochi da casinò, specie di Bridge e di Chemin de Fer: così ha avuto un ruolo da protagonista anche in entusiasmanti e infinite partite Chemin de Fer, che si sono svolte nelle sale di molti casino in terra francese, tra cui il Casino Deauville.