Nel gioco del Black jack ci sono situazioni nelle quali, gran parte dei giocatori, non sanno cosa fare. Oppure lo sanno, ma creano pareri discordanti al tavolo. Uno degli argomenti sicuramente più gettonati nel gioco del blackJack, è quando ci vengono servite due carte uguali (detta coppia) e non sappiamo se sia giusto dividerle o meno, giocando ulteriori colpi su ognuna di esse. Vediamo nello specifico.

Quando non bisogna mai dividere 

I più esperti giocatori, vi diranno, MAI dividere una coppia di 10 (quindi anche J-J/J-10/QQ/Q-10/KK/K-10/KQ/KJ) oppure una coppia di cinque. Tutto questo perché, qualunque sia la carta del mazziere, il giocatore ha un’alta probabilità di vincita con le carte servite piuttosto che dividendole. Le strategie base danno per scontato che la carta seguente sia un dieci. Quindi due cinque che insieme formano un dieci duro potrebbero diventare due mani da 15 se suddivise. Per cui, statisticamente parlando, è meglio avere un totale di 10, perché ci sono 20 carte in un mazzo da 52 carte, che daranno un totale di 20 o 21.

Quando invece è giusto “spilttare” la coppia (Splitting) 

– Un giocatore professionista divide sempre assi e otto. Affidandosi sulla logica base che la carta successiva sia un dieci, si dovrà suddividere una coppia di assi od otto indipendentemente dalla mano del mazziere.

– Se si divide una coppia di assi, si abbandona un 12 morbido per due potenziali blackjack. Lo stesso vale per una coppia di otto. Una mano di 16 diventa potenzialmente due mani da 18, seguendo la stessa logica.

– Dividere 2, 3 e 7 se il mazziere ha una carta compresa tra 2 e 7. Se il mazziere ha un 8 non dividere e chiedere una carta.

– Dividere i 6 se il mazziere ha una carta tra 2 e 6.

– Dividere i 9 solo se il mazziere ha una carta diversa da 7.

– Una coppia di assi è la migliore mano possibile per ottenere un blackjack

La Tabella riassuntiva

Ecco una tabella indicativa che vi permette di capire meglio quando dividere. Ovviamente è sunto che vi può permettere di ridurre lo svantaggio dal banco, ma non di vincere automaticamente.