Defibrillatori nei bar al posto delle slot machine

C’è una nuova ‘moda’ tra i gestori italiani di locali che è quella di sostituire le tanto chiacchierate slot machine con dei defibrillatori. Alcuni esercenti della Liguria e della Sardegna hanno intrapreso questa iniziativa che sembra essere piuttosto apprezzata dai media e dai politici.

Ogni giorno leggiamo di iniziative particolari di alcuni gestori di locali contro le slot machine, ritenute spesso la causa di ludopatia tra molti soggetti a rischio. Quando il proprietario di un bar decide di privarsi delle slot, viene sempre lodato da giornali e opinione pubblica. La stessa cosa è capitata stavolta ad alcuni gestori che hanno lanciato una ‘moda’ piuttosto curiosa…

 

Defibrillatori al posto delle slot

Proprio così, il titolo dice già tutto. Invece delle slot machine, questi gestori hanno reputato più utile l’installazione di un defibrillatore nel loro locale. In questi giorni di dicembre ci arrivano notizie simili dalla riviera ligure e da Cagliari. Si chiama Giuseppe Di Meo il gestore di 70 anni che ha deciso di togliere le slot dal suo bar Cit Patis di Cervo, in provincia di Imperia.

Al Secolo XIX ha raccontato: “I videopoker mi garantivano un buon guadagno, ma quel tipo di guadagno non mi interessava. Ecco perché ho preferito togliere le macchinette, per mettere al loro posto un defibrillatore, che comprerò a mie spese. Secondo me ogni locale pubblico dovrebbe essere dotato di un’attrezzatura del genere e di personale in grado di saperlo usare. Dopo un corso specifico presso l’Asl, Ho conseguito un attestato che certifica la mia idoneità all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico, che diventa fondamentale per salvare dall’arresto cardiaco“.

Restano in provincia di Imperia, si combatte contro le slot anche a livello comunale. Nel vicino Comune di Diano Marina nelle scorse settimane la Giunta e il Consiglio hanno approvato una delibera con cui l’Amministrazione ha deciso di applicare uno sconto del 25% sulla parte variabile della tassa sui rifiuti (Tari) ai commercianti che rinunciano a installare nei loro esercizi le macchinette per il gioco d’azzardo.

 

Defibrillatori

 

Il plauso di Rifondazione Comunista

Il gesto di Di Meo ha spinto perfino il partito di Rifondazione Comunista a scrivere questo comunicato: “Sicuramente qualcuno, visto l’approssimarsi del periodo elettorale, penserà ad una speculazione politica, ma il nostro ringraziamento vuole essere solo un certificato di stima nei confronti di un uomo che ha deciso di togliere dal proprio bar le slot machine, sostituendole con un defibrillatore, e nasce dalla volontà di amplificare il più possibile questo suo nobile gesto, in controtendenza con gli usi e costumi dei nostri giorni.

Da anni il nostro partito combatte contro vari governi per le scelte sbagliate sull’argomento dei giochi ‘mangiasoldi’: un gesto di tale portata non può pertanto passare inosservato, e su questo gesto vanno fatte le opportune riflessioni. Noi, intanto, lanciamo un appello a tutti i commercianti del Golfo Dianese: imitatelo.Ed ai comuni cittadini che la pensano come questo barista di Cervo diciamo ringraziatelo, magari andandolo a salutare ed a prendere un bel caffè“.

 

A Cagliari il primo bar del cuore

Ha titolato così il portale locale Castedduonline per presentare l’iniziativa del Golden Coffee di via Paoli a Cagliari. Ivan Marcis gestisce l’attività di famiglia insieme a fratello e sorella. Marcis ha spiegato: “In trent’anni non ho mai installato una slot machine rinunciando a guadagni assurdi. Ho visto troppe persone rovinarsi con queste macchine mangiasoldi“. Marcis ha deciso allora insieme all’associazione scientifica Hsf di installare un defibrillatore all’ingresso del bar.

Luigi Cadeddu, capo dell’associazione, commenta così: “Un’iniziativa ammirevole se si pensa che finora si sono adeguati solo i grandi centri commerciali. Questo è il primo bar del cuore in Sardegna che dice no alle slot machine per guadagnare in vita“. Marcis aggiunge: “Spero che dopo di noi anche altri bar aderiscano all’iniziativa”. Un progetto salvavita che costerà intorno ai 2mila euro, totalmente a carico del bar.